mercoledì 21 agosto 2013

Il tatuaggio come stile di vita, con un preciso significato, ma talvota anche solo per moda. Un mondo ,da scoprire, perchè i tatuaggi partono da molto molto lontano.

Il fascino dei sistemi simbolici risiede nel fatto che essi risuonano con gli aspetti più profondi della nostra natura, ci parlano di una saggezza universale le cui verità riusciamo a percepire ma mai riusciamo a mettere in nero su bianco, con l'uso delle parole.
Ci mettono di fronte ad una affascinante e sempreverde mappa "simbolica" della realtà tutta. 
In origine furono gli uomini delle caverne. Il tatuaggio deriva infatti da un preistorico costume di contrassegnare il proprio "sé corporeo" (per dirla in termini psicologici) attraverso incisioni irreversibili. Con appositi strumenti i nostri antenati immettevano sotto la cute pigmenti e sostanze coloranti, di origine naturale.


Oggi, con la globalizzazione, il tattoo è diffuso in tutto il mondo. Ostacolato in passato o incoraggiato a seconda del significato che assumeva (e assume) nei vari contesti: spirituale, religioso, impertinente, trasgressivo, pornografico, politico o solo decorativo.



Tra gli appassionati di tatuaggi gira la voce che bisogna avere i tatuaggi sempre in numero dispari perchè pari porta sfortuna.

Ma da dove nasce questa diceria? Come molte delle storie sui tatuaggi si torna
all'Ottocento nell'ambiente superstizioso e affascinante marinaresco
nell'ambito del quale affonda le radici lo stile con linee spesse e pochi
colori decisi, l'old school. Si narra che il marinaio al primo incarico si
tatuasse nel porto di partenza, nel nido protetto, poi una seconda volta nel
porto di destinazione e, infine, una terza una volta fatto ritorno di nuovo a
casa. e così via per i viaggi successivi. Noterete quindi che al 2°, 4°, 6°
etc. tatuaggio il nostro valoroso marinaio si troverà sempre lontano dalle
proprie radici e dai propri affetti in balia del mare e degli eventi. E da qui
nasce la leggenda della sfortuna dei tatuaggi pari che vanno a rappresentare le
situazioni di difficoltà e di lontananza dal calore familiare. Naturalmente al
giorno d'oggi tutto questo non ha più alcuna valenza anche se i
superappassionati lo utilizzano scherzosamente come scusa per farsi sempre un
tatuaggio in più!


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