venerdì 16 agosto 2013

Per infondere lucentezza e nerbo ai capelli :Acqua alla Bardana fai da te

Curiosità sulla bardana  

Nel 1929 C. Gibelli, medico genovese, intraprese «indipendentemente ed ignaro delle ricerche di Fleming», il padre della penicillina, una serie di ricerche che avevano lo scopo di indagare se le piante potessero produrre sostanze antitossiche. A spingerlo verso tale ricerca era stata l'osservazione che il regno animale, uomo compreso, può alimentarsi con notevoli quantità di vegetali, rimanendo immune dall'azione nociva di tutte quelle sostanze tossiche che si possono ritrovare nel terreno in cui le piante crescono e traggono il loro nutrimento. Non limitò la sua indagine alle sole muffe, ma le estese, ad esempio, ai semi di lupino, grano, miglio ecc., che mise a germogliare in semplice acqua, e constatò che anche questo liquido assumeva proprietà antitossiche e batteriostatiche paragonabili a quelle trovate nei terreni di coltura delle muffe. Appurò così che l'uso popolare della Bardana nella foruncolosi ed in varie dermatosi non era privo di fondamento.

Preparazione e modi d'uso :
Dopo ogni sciampo risciacquare i capelli con un infuso di Bardana freddo (lasciare in infusione 40 g di radice essiccata di Bardana in un litro d'acqua bollente per 10 miniti ).

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