giovedì 20 giugno 2013

Colosseo chiuso 4 ore per assemblea "No al taglio dei salari e del personale"



 Questa mattina i turisti hanno atteso per quasi 5 ore l’apertura del Colosseo a Roma. Davanti ai cancelli si legge la scritta “chiuso per sciopero”. La stessa scena si è ripetuta anche davanti Palazzo Massimo, alle Terme di Diocleziano e di Caracalla. Le porte dei principali siti archeologici della città capitolina sono rimasti serrati dalle 8:30 alle 12:00 circa per assemblea sindacale. “Con questa assemblea intendiamo denunciare il grave rischio che correranno nei giorni festivi tutti i musei e le aree archeologiche” afferma il segretario regionale Uilpa dei Beni culturali, Franco Taschini, “il contratto del personale di vigilanza prevede l'obbligatorietà di svolgere un terzo dei turni festivi all'anno e questo naturalmente stante la carenza del personale, non basta assolutamente a garantire la tutela dei musei.  .
 
Chiediamo al ministro Bray una seria politica occupazionale, che si interrompa il costume del lavoro mascherato, che utilizza finti volontari, consulenti e stagisti”. Fiorella Puglia, sindacalista della Funzione pubblica Cgil di Roma e Lazio aggiunge “La media dei lavoratori dei Beni culturali è di 54 anni moltissime persone con profili tecnici e alte professionalità vanno in pensione e non hanno possibilità di trasmettere le proprie competenze a causa del blocco del turnover. Per effetto della spending review non è possibile, ad oggi, assumere nuovo personale”. Nessuna assunzione e tagli ai salari. La crisi colpisce anche i monumenti storici, ma a risentire di questo disagio è l’economia culturale e soprattutto i poveri turisti, che pazienti, hanno atteso sotto il sole cocente .

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